Carri miscelatori e sollevatori telescopici

FARESIN INDUSTRIES

Faresin Industries, con sede a Breganze (VI), progetta, produce e commercializza carri miscelatori e strumenti per l’analisi della razione per il settore zootecnico, sollevatori telescopici per uso agricolo ed industriale.  L’azienda, fondata nel 1973 dall’attuale Presidente Sante Faresin, unisce la tradizione di una solida guida familiare al dinamismo di un gruppo internazionale presente a livello globale grazie ad una rete capillare di filiali, distributori e rivenditori.

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Pad 36 | Stand B/8

Una Gamma completa

Gamma Carri sito web 2

Carri miscelatori

La gamma dei carri miscelatori semoventi, trainati o stazionari propone modelli a una, due o tre coclee a miscelazione verticale o orizzontale con capacità da 5 a 46 metri cubi.

Faresin Gamma Sollevatori Telescopici

SOLLEVATORI TELESCOPICI

La gamma di sollevatori telescopici Faresin propone modelli con lunghezza del braccio da 6 a 17 metri con capacità di sollevamento da 2,6 a 7 tonnellate.

Gamma Full electric sito web 2

FULL ELECTRIC

Faresin FULL ELECTRIC è un line-up lanciato nel 2018 che comprende carri miscelatori e sollevatori telescopici completamente elettrici.

TECNOLOGIA

NEWS & EVENTI

FS-range-Telehandler-in-Kapadokya

La serie FS Middle sbarca in Turchia

Il 22 maggio scorso è stata presentata ufficialmente sul mercato turco la nuova serie di caricatori telescopici FS Middle. Per l’occasione la presentazione davanti ad una folta rappresentanza di politici ed amministratori locali e ad sindaco della città di Nevşehir, nel cuore della Cappadocia.

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DICONO DI NOI

MACCARESE SPA
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Maccarese utilizza macchine Faresin da circa un decennio e in questi anni l’azienda vicentina ha sempre dimostrato di avere «una velocità di reazione eccezionale nel correggere gli errori sulla macchina. Questo è stato importantissimo per noi. Considerando le importanti dimensioni del nostro allevamento, mettiamo molto sotto sforzo le macchine. Non è cosa consueta che un’azienda risponda prontamente a un sollecito e corregga il tiro in base alle indicazioni del cliente apportando delle migliorie.
AZ AGRICOLA SANTA SOFIA
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Il carro miscelatore con cui lavoriamo oggi è certamente una macchina molto più avanzata rispetto alle altre: è completa e consente di gestire ad alto livello una mandria. L’evoluzione in termini di efficienza e affidabilità è evidente».
AZIENDA VISENTINI
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Il carro lavora 5-7 ore al giorno, durante le quali compie 8-10 giri di carico e somministrazione. Una mole importante di lavoro che la macchina compie con agilità, a dispetto della mole e del volume movimentato, mettendo in evidenza una grande maneggevolezza. Ma l’aspetto che più ci ha soddisfatto ad oggi è il livello di omogeneità dell’unifeed che si ottiene.
AZ AGRICOLA BETTINARDI
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Siamo soddisfatti del cambiamento: le coclee verticali infatti producono una miscelata più soffice e più omogenea. E quando l’unifeed è omogeneo allora noi allevatori siamo più sicuri che la bovina lo ingerisca tutto, senza selezionare, in modo che la razione realmente assunta dall’animale risulti molto vicina alla razione teorica che vogliamo.
AZ AGRICOLA PERLETTI
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Il fatto che il carro sia dotato di un mulino molto performante permette di far entrare nella vasca un fieno già tagliato, a 3-4 cm, tagliato appunto dal mulino. In tal modo la coclea, che fa 10 giri al minuto, può limitarsi solo a miscelare. Questo fatto riduce i tempi di lavoro del carro e anche la velocità delle coclee, due situazioni che comportano un’altra importante conseguenza: si riducono i consumi di gasolio.
SOC AGRICOLA S.GIOVANNI
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Da quando abbiamo sostituito il vecchio carro con il Leader PF2 abbiamo aumentato la produzione per capo di quasi 2 litri, senza altri interventi, in sole due settimane. In un’azienda come la nostra, con più di 1.000 animali in totale, non possiamo accettare deroghe sul fronte dell’alimentazione e la qualità della miscelata è la carta vincente. Ma soprattutto vogliamo affidabilità perché non è possibile che il carro resti fermo e avere un partner come Faresin significa essere sicuri di un’assistenza tempestiva in caso di necessità.
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EU+PONIC_Riaccendiamo_lo_sviluppo+MIMIT

ERAMIX - Electric and Robot driven mixing technologies for the future sustainable agriculture

Nella proposta progettuale il team R&D Faresin sarà impegnato in attività di ricerca industriale e sviluppo sperimentale. Le stesse saranno portate a termine mediante l’apporto intellettuale di tecnici interni all’azienda, avvalendosi del supporto di specialisti esterni, tra gli altri: Service Group R&D, dell’Università degli studi di Padova. Il progetto è stato sostenuto dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy attraverso la concessione di un contributo diretto alla spesa pari a 1.960.732 € e di un finanziamento a tasso agevolato pari a 1.386.222 €.

Puntualmente, le finalità di progetto si riassumono nei seguenti punti:

• massimizzazione del benessere dell’animale: precision feeding, benessere dell’ambiente stalla;
• elettrificazione dei sistemi di propulsione per carri miscelatori;
• farm del futuro:
• sviluppo della guida autonoma per i carri di miscelazione
• sviluppo di un MES per la gestione del processo: precision farming
• implementazione del calcolo della carbon footprint di processo in real-time analizzata in tempo reale e riferita al litro di latte prodotto

Le attività prevedranno tutti gli step necessari alla realizzazione di una nuova gamma di prodotto: dalla fattibilità, alla progettazione, alla realizzazione e test, una pluralità di work packages sono volti alla realizzazione e validazione di prototipi di carro miscelatore, full electric, anche con guida autonoma e con features digitali che porteranno alla rivoluzione delle attuali pratiche operative del settore di riferimento.

Infine, il progetto rispetta il principio DNSH (“Do No Significant Harm”), di cui all’articolo 17 del regolamento (UE) 2020/852 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2020. La quantificazione dell’impatto ambientale associato alle soluzioni sviluppate nel corso del progetto agevolato viene condotta facendo ricorso a strumenti di LCA (Life Cycle Assessment) grazie alla collaborazione con la società Service Group R&D.